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Come un vaccino può salvarti la vita.

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Come si approva un vaccino e quali sono le 4 vaccinazioni obbligatorie.

Se disinformare è criminale…

Ti ricordi quando venivi trascinato a forza dai tuoi genitori nell’ambulatorio medico per il vaccino? C’era chi entrava urlante, terrorizzato dall’ago della siringa, e chi invece affrontava in modo spavaldo quella piccola grande prova di coraggio. Tuttavia, eri sicuramente ignaro dell’importanza che effettivamente avesse quella punturina. Normale, a quell’età, ma ora che sei cresciuto dovresti saperlo. Se così non fosse, in questo articolo capirai l’importanza del vaccino per te stesso, per i tuoi figli e per chi ti sta intorno.

Informare è dovere!

Il primo passo importante è comprendere su quale principio esattamente si basi un vaccino. Niente paura, nessun terribile concetto scientifico, è tutto molto semplice: il vaccino non fa altro che stimolare i naturali meccanismi di difesa che il nostro organismo utilizza contro le infezioni che lo attaccano. Certo, questi processi sono complicati se analizzati tappa per tappa, ma in questo contesto ci interessa più il concetto generale di vaccino, piuttosto che il suo funzionamento.

Talvolta, accade che un microrganismo o un virus possa infettare il nostro organismo causando la comparsa di una malattia, in seguito alla quale si attiva il sistema immunitario che, a sua volta, per difenderci, mobilita le truppe contro gli aggressori.

Quando queste difese funzionano correttamente ed hanno il sopravvento sull’infezione, essa viene sconfitta e si crea una resistenza. Il soggetto diventa immune verso i futuri attacchi da parte dello stesso microrganismo, grazie alla produzione di specifici anticorpi diretti contro una parte del germe. Si conserva una specie di ricordo e se il microrganismo dovesse ripresentarsi, l’anticorpo può subito combatterlo senza incorrere nuovamente nella malattia, evitando il verificarsi di ulteriori sintomi.

Come funziona il vaccino?

Il vaccino si basa esattamente sul medesimo principio. Grazie alla vaccinazione viene iniettato un virus, trattato chimicamente, in grado di attivare il sistema immunitario e la produzione di anticorpi specifici, senza incorrere nella malattia iniziale. I vaccini quindi provocano null’altro che un’infezione asintomatica.

Vaccino

 Dopo questa prima introduzione potrebbero insorgere alcuni dubbi. Potresti chiederti allora quale sia il vantaggio della vaccinazione se comunque viene generata un’infezione nell’organismo. La risposta è molto semplice: i vaccini provocano un’infezione asintomatica. In pratica, la presenza di infezione senza la manifestazione della malattia. Più semplicemente, corri meno rischi.
A questo si aggiunge che i vaccini sono creati appositamente in laboratorio in modo da non essere pericolosi per la salute umana. Dopo anni di ricerche sono stati resi sempre più sicuri tramite studi e ricerche approfondite e prima di essere commercializzati sono sottoposti a numerosissimi controlli.

Il viaggio di un vaccino verso il commercio.

Il vaccino in primo luogo deve essere attentamente studiato in laboratorio. In seguito, viene testato sugli animali ed infine sull’uomo. Ad ogni step i risultati devono garantire efficienza e sicurezza, solo in questo caso si può procedere al passaggio successivo. L’immissione del vaccino sul mercato può, proprio per questo motivo, richiedere anche molti anni, poiché prima deve superare ben tre trial clinici.

Primo step.

Dura solitamente pochi mesi, durante i quali, il vaccino viene somministrato a 20-100 volontari, con l’obiettivo di stabilirne la sicurezza di base.

Secondo step.

Il vaccino viene testato su parecchie centinaia di volontari e questa fase può richiedere anche qualche anno. Infine

Terzo ed ultimo step.

Consiste nella somministrazione del vaccino a parecchie migliaia di persone nel giro di alcuni anni.

Se tutte e tre le fasi vengono superate con successo, il vaccino potrà ottenere l’approvazione degli enti appositi (EFSA – per l’Europa -, FDA – per l’America -) e solo in seguito potrà essere commercializzato. Appare chiaro, quindi, che i vaccini sono strettamente controllati e che, anche qualora dovessero causare effetti collaterali lievi, sottopongono l’individuo a rischi pur sempre minori di quelli in cui si potrebbe incorrere con l’insorgenza della malattia.

In aggiunta a questo, in Italia, è presente un sistema di farmacovigilanza, che obbliga qualsiasi sanitario a segnalare al Ministero della Sanità ogni avvenimento avverso verificatosi a seguito della somministrazione del vaccino.

L’importanza di fare il vaccino.

Già da quanto è stato affermato, appare lampante l’importanza di sottoporre i bambini alla vaccinazione, grazie alla quale risultano protetti da gravi malattie senza correre alcun pericolo.

C’è chi in passato ha provato a sostenere che il sistema immunitario dei bambini venisse sovraccaricato dalle numerose vaccinazioni. Questa opposizione è stato scientificamente smentita, infatti, gli scienziati hanno dimostrato che il sistema immunitario può riconoscere e combattere centinaia di migliaia di microrganismi diversi, quindi, i vaccini che vengono fatti durante l’infanzia vanno ad occupare solamente un piccolissima parte della cosiddetta memoria immunitaria di un individuo.

È possibile quindi affermare che, al contrario, il vaccino contribuisce a rafforzare il sistema immunitario, non certo ad indebolirlo.

Se ciò non dovesse bastare, sottoporre i bambini a vaccinazione è doveroso nei confronti della comunità, infatti, se un numero sufficiente di persone della popolazione sono vaccinate, l’infezione non può dilagare e la malattia, su lunghi periodi, può addirittura scomparire. Un esempio è quanto è avvenuto col vaiolo, malattia che ad oggi è completamente scomparsa grazie alle vaccinazioni.

Perciò il vaccino non solo protegge l’individuo, ma anche la comunità e le generazioni future. Non dimenticarlo!

Non bisogna scordare tutti i morti che numerose malattie, ora prevenute con i vaccini, hanno provocato in passato. Bisogna evitare che ciò possa accadere nuovamente continuando a vaccinare i nostri figli e combattendo le sempre più dannose campagne antivaccinazione.  

“Noi viviamo in un tempo in cui ci illudiamo che alcune malattie che provocavano numerosi morti come la poliomielite, la meningite e la tubercolosi o il morbillo sono scomparse e non ci siano più. Questa falsa sicurezza ha fatto venire meno la consapevolezza da parte dei cittadini della necessità di vaccinarsi. Inoltre, ci sono state soprattutto sul web e sui social media, alcune campagne anti-vaccinazioni prive di evidenza e dimostrazione scientifica che hanno contribuito ad instillare dubbi nelle persone sulla loro sicurezza ed efficacia. Credo che questa sia una situazione molto allarmante perché la paura dei vaccini diventa un problema non solo per la salute della singola persona non vaccinata, ma di tutta la comunità” (Ministro della Sanità Beatrice Lorenzin).

Non posso che trovarmi d’accordo con le parole del Ministro Lorenzin e penso che chiunque abbia una minima base di conoscenze scientifiche o che si sia informato in modo corretto sull’argomento non possa che sostenere questa tesi.

Il vaccino obbligatorio.

Oggi è obbligatorio sottoporsi a quattro vaccinazioni: antidifterite, antitetanica, antipoliomielite ed antiepatitevirale B.

Vaccino antiepatite virale B

La vaccinazione antidifterica è stata resa obbligatoria da una legge del 6 Giugno 1939 n. 891, combinata ad un’altra legge del 27 Aprile 1981 n. 166. La difterite è una malattia infettiva causata da una tossina che si trasmette per via aerea. I sintomi che si presentano in caso di contagio sono mal di gola, seguito da febbre di media intensità ed infine l’ingrossamento delle ghiandole del collo. Ciò che invece accade all’interno del corpo di un soggetto affetto è la formazione, sulla parete interna della faringe, di una membrana di un colore giallo-grigio, data dalla moltiplicazione dei batteri. Questa membrana, se non viene rimossa, può portare a soffocamento.

Inoltre la tossina, che si diffonde attraverso il sangue, può provocare lesioni permanenti a cuore e reni. Nel 5%-10% dei casi può portare al decesso dell’individuo. Tuttavia, anche in caso di sopravvivenza, il soggetto può avere danni incurabili al sistema nervoso, al cuore ed anche ai reni.

Le statistiche evidenziano che vaccinandosi si possono manifestare effetti collaterali gravi solo in 1-2 casi su 10.000. In compenso sai quante vite ha fatto risparmiare questo vaccino? Prima delle vaccinazioni la difterite causava circa 1000 morti all’anno, oggi è una malattia rarissima.

La seconda vaccinazione alla quale è necessario sottoporsi è l’antitetanica, dal momento che è stata resa obbligatoria da una legge del 20 Marzo 1968 n.419. Essa permette di proteggersi dall’insorgenza del tetano, una malattia infettiva provocata da una tossina generata da batteri (per i più curiosi i Clostridi del tetano), i quali si trovano nel terreno e nelle feci degli animali. È letale in circa il 20%-30% dei casi ed venire infettati è semplicissimo, dal momento che basta che una ferita aperta venga contaminata da terra o feci, rischi ai quali siamo sottoposti tutti quotidianamente.

I sintomi causati da questa malattia sono svariati, dai classici spasmi tetanici, che consistono in violente contrazioni della muscolatura, a gravi problemi respiratori. Inoltre, si manifesta l’insorgenza di febbre e l’individuo può presentare ipertensione arteriosa, sudorazione ed infine tachicardia.

Le statistiche, in questo caso, dicono che la metà dei bambini vaccinati non manifesta effetti collaterali, un terzo ha febbre e il 20% dei casi presentano reazioni localizzate che generalmente scompaiono nel giro di 48 ore.

Anche in questo caso è importante tenere presente che prima dell’introduzione della vaccinazione si registravano 700 casi annui di tetano, mentre, ad oggi, la malattia è pressoché scomparsa.

La legge del 4 Febbraio 1966 n. 51 ha reso obbligatoria l’antipoliomielite. La poliomielite è una malattia altamente infettiva trasmessa per via orale. Questo virus è in grado di aggredire il sistema nervoso, causando anche paralisi: generalmente alle gambe. Tra i soggetti colpiti da paralisi nel 5%-10% dei casi si ha il decesso causato dal blocco della muscolatura respiratoria.

Questa malattia, prima dell’inserimento della vaccinazione obbligatoria, causava centinaia di morti all’anno, in particolare nel 1958 sono stati registrati 8.000 casi di poliomielite. Ad oggi, secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), la poliomielite è diminuita del 99% grazie al vaccino. In particolare, questo significa che, se nel 1988 erano stati registrati 350.000 casi, nel 2010 invece le persone affette sono state 1349.

Per amor di onestà bisogna dire che con la somministrazione del vaccino attenuato (cosa che ormai non vale più per l’Italia) c’è la possibilità di contrarre la malattia, ma questo avviene in casi rarissimi: in USA dal 1980 al 1994 ci sono stati solamente 125 casi di questo genere, ovvero 1 individuo ogni 500-600.000. La quarta ed ultima vaccinazione è l’antiepatite virale B, resa obbligatoria da una legge emanata il 27 Maggio 1991 n.165. L’epatite B è una malattia di genere virale, trasmessa tramite sangue e fluidi corporei, che colpisce il fegato.

Vaccino antitetanica

I sintomi generati da questa malattia consistono in perdita di appetito, nausea, ittero e dolori articolari.

Questo vaccino è efficace al 95% e conferisce una copertura che dura tutta la vita. Per quanto riguarda invece gli effetti collaterali generati, sono tutti molto lievi: il 50% dei bambini vaccinati presenta febbre, mentre solo il 20% una reazione locale. È doveroso citare quanto è avvenuto in Francia nell’Ottobre 1998. Fu presa la decisione di sospendere questa vaccinazione per un presunto legame con la sclerosi multipla, tuttavia, questo sospetto è stato scientificamente smentito e le vaccinazioni sono regolarmente riprese.

 

È importante, per l’ennesima volta, sottolineare il concetto che i bambini devono essere sottoposti obbligatoriamente a tali vaccinazioni per salvaguardare la loro salute e quella di tutta la comunità. È fondamentale decidere di supportare questa causa e schierarsi concretamente contro tutti coloro che lottano per abolire le vaccinazioni perché ciò causerebbe un vero e proprio disastro nella popolazione mondiale. Se la disinformazione iniziasse a prendere il sopravvento sarebbe come inserire la retromarcia e tornare indietro nel tempo di almeno un secolo, periodo in cui queste malattie provocavano migliaia di morti. La differenza tra allora ed oggi è che noi abbiamo i mezzi per far in modo che tutto questo non avvenga, sfruttiamole. Dobbiamo essere consapevoli e lottare per evitare di mettere in pericolo le generazioni future.

Questo non può accadere nè ora nè mai.

BIBLIOGRAFIA

 

A cura di Eleonora Terrabuio. Revisionato da Mirko Zago.

Il post Come un vaccino può salvarti la vita. è apparso su Biochronicles.


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